Napoli, chi c'è dietro il famoso murales di Maradona e cosa fa oggi?

A Napoli c'è un murales, precisamente nei quartieri spagnoli, dove le persone si recano a venerare il Dio del calcio: Maradona.Ma chi ha è l'artista dietro il murales?

Napoli e il calcio sono due elementi inseparabile.Nella città azzurra questo sport è un credo onorato da tutti, anche da chi il calcio non lo segue e come Dio di questa religione c'è solo Maradona.Nei quartieri spagnoli, un quartiere molto famoso del capoluogo campano, c'è una chiesa laica dedicata al grande calciatore e nella piazzetta dove c'è la chiesa c'è un murales che attira turisti e non.

Il murales ormai un po' sbiadito raffigura Diego Armando Maradona intento a correre, una tipica posa da calciatore. Da quando il Napoli ha vinto il terzo scudetto tutti sembrano fare più caso all'opera d'arte e una domanda sorge spontanea.Ma chi ha dipinto Maradona sulla facciata di quel palazzo e cosa fa oggi? Vediamo di scoprire la storia del murales venerato da napoletani e non.

Napoli, il murales di Maradona: la storia e il suo artista

Nel capoluogo partenopeo, nella piazzetta dei quartieri spagnoli, quando si cammina ci si sente osservati.

Ma questo sentirsi osservati non deriva dalla gente che cammina per le strade, come diceva Pino Daniele a Napoli la gente è distratta. Il murales è stato ideato e disegnato da Mario Filardi, scomparso qualche anno fa, in onore del secondo scudetto vinto dal Napoli nel 1990.Il disegno l'artista lo ricavò da una piccola fotografia di Maradona.Voleva onorare da grande tifoso l'uomo, il campione che fece vincere il Napoli due scudetti.La realizzazione del murales fu tutt'altro che semplice: ci vollero giorni.

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Ma com'è nata l'idea?

Mario era originario dei quartieri spagnoli ma viveva in Svizzera per lavoro, tutti nel suo quartiere conoscevano la sua capacità artistica e quando il Napoli vinse il secondo scudetto un gruppo di ragazzi chiese a Mario l'opera. Il murales era su richiesta ma Mario da tifoso era felicissimo per l'incarico.Ci vollero giorni, i ragazzi aiutavano l'artista a fare luce con i fari delle macchine e lui lavorava senza tregua.Sapeva che in quell'opera doveva metterci il cuore e lo fece, forse è proprio per questo che osservare quel murales è un atto catartico.
Qualche tempo fa il murales è stato ridipinto da Salvatore Iodice che gli ha donato nuova vita. Quando si cammina a Napoli nei quartieri spagnoli e ci si ferma al murales di Maradona si ha la sensazione di essere osservati.E non sono i napoletani, e non è neanche Maradona dall'alto del murales, è bello pensare che sia Mario Filardi che osserva felice l'effetto che la sua opera d'arte ha sui passanti.

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